Accademici su Arbiter – 22
3 Giugno 2024Made in Rebibbia – Ricuciamolo insieme. La sfilata dei capi realizzati dai detenuti della casa circondariale di Rebibbia
15 Luglio 2024La storia della Sartoria Sansaro ha inizio nel 1975, quando Lorenzo Sansaro apre la sua attività assieme a Nadia, conosciuta nella sartoria dove entrambi lavoravano.
Quell’anno nasce il primo figlio, Carmine che, crescendo nella sartoria, già da piccolo impara il mestiere. A 19 anni sceglie di apprendere il mestiere da altri Maestri, per espandere le sue conoscenze e si reca a Milano.
Diventando sempre più qualificato, inizia a viaggiare, da New York a Mosca, per incontrare clienti da tutto il mondo.
Nel 2000 si mette in proprio e nel 2009 torna a Roma per aprire il suo atelier in via Boncompagni, a pochi passi da via Veneto. In poco tempo crea un suo portafoglio clienti, composto da manager e imprenditori, che vengono conquistati dalle linee moderne delle sue creazioni.
Gli abiti di Carmine Sansaro sono contemporanei, pur senza seguire i trend del momento. Utilizza tessuti italiani, come quelli di Vitale Barberis Canonico, Loro Piana o Caccioppoli. Non teme le sfide e e quando lo cercano per collaborare con produzioni teatrali, televisive e cinematografiche, per lavorare su abiti d’epoca o costumi particolari, non si tira indietro. È così che realizza i costumi per Lo schiaccianoci di George Balanchine, che apre la stagione del balletto 2018-2019 del Teatro alla Scala a Milano, o quelli del film Il Principe di Roma (2022), una commedia ambientata nel 1829, il cui protagonista Bartolomeo, interpretato dal brillante Marco Giallini, veste appunto capi di Carmine Sansaro.
Nel 2016 ha aperto uno showroom a Berlino e da allora ha conquistato anche la clientela tedesca. Da qualche tempo ha chiuso l’atelier in via Boncompagni per aprirne uno più grande a San Cesareo.