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Accademici su Arbiter – 19
13 Marzo 2024
VITA.IT 26.03.2024
5 Aprile 2024La storia della sartoria italiana ha il suo cuore segreto a Roma, in Campidoglio, dove è a tutt’oggi visibile la porta di accesso a quella che era la corporazione dei “sutores” – la sua prima sede fu in vicus Jugarius, attuale via della Consolazione, oggi è in via Crispi – ossia gli artigiani addetti a confezionare gli abiti, fondata su impulso di papa Gregorio XIII in occasione del Giubileo del 1575, per tutelare l’arte della sartoria. E le sue radici romane.
Se abitualmente, infatti, per la moda femminile si pensa alla prima sfilata, tenutasi a Firenze nel 1951, per l’eleganza maschile le radici vanno ricercate proprio nell’Urbe e nell’Accademia.
Sciolta con la fine delle corporazioni nel 1801, nel 1947 l’Universitas è rinata come Accademia nazionale dei Sartori e, forte del suo passato – è la più antica associazione italiana in materia di abbigliamento – è ben viva e più che mai vitale ancora oggi. Riunisce oltre centodieci sartorie nazionali e ha una scuola per formare nuovi “maestri sarti”.
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