Le mani dal passato...
L’antica Università dei Sartori, fondata per volontà di Papa Gregorio XIII nel 1575, ebbe la sua prima sede in vicus Jugarius, attuale via della Consolazione, alle falde del Campidoglio dove sorgeva la chiesa di S. Omobono, tutt’ora esistente e luogo di culto dei Sartori.
Eretta sulle fondamenta di un tempio romano, risalente al VI secolo avanti Cristo, la chiesa di S. Omobono, già di S. Salvatore in enfeteusi perpetua, in precedenza era stata sede dell’Ospedale della Consolazione.
Edificio più volte distrutto e ricostruito ha subito numerosi restauri, in particolare nel 1137, 1197 e nel 1574.
Proprio nel 1574 e precisamente il 30 agosto, l’attuale chiesa S. Omobono venne data come sede, sociale e religiosa, alla Corporazione dei Sartori per atti dei notari Pichinosi e Marchesi. L’Università dei Sartori, ivi collocata, iniziò la sua attività il5 gennaio 1575 con corresponsione, allo Stato Pontificio, di un canone annuo di 20 scudi e di 20 libbre di ceralavorata. Negli anni che seguirono, la sede dei Sartori fu nuovamente restaurata: nel 1616 per la munificenza del ricco sartore Salvatore Lorenzo Lini e nel 1767 per opera dei Sartori stessi. Nel 1801 tutte le corporazioni, compresa quella dei Sartori, vennero soppresse per volontà dell’allora Papa Pio VII, con la conseguente chiusura dell’Università. Tale fatto non cambiò in ogni caso l’amore della categoria per la loro chiesa e sede, infatti si è a conoscenza che i lavori di restauro eseguiti nel 1877 furono a spese della Congregazione dei Sartori.
Nel 1938, durante il periodo fascista, la chiesa venne restituita ai sarti e dal 1940 al ‘42 fu anche restaurata a spese del Comune di Roma. Nel 1947, l’intraprendente maestro sartore Amilcare Minnucci pensò di riprendere la tradizione dell’Università dando vita all’attuale Accademia Nazionale dei Sartori. La storia della Chiesa, come lo era stata per l’Antica Università, diviene di nuovo parte della vita dei Sartori e della storia dell’Accademia.
Nel 1938, durante il periodo fascista, la chiesa venne restituita ai sarti e dal 1940 al ‘42 fu anche restaurata a spese del Comune di Roma. Nel 1947, l’intraprendente maestro sartore Amilcare Minnucci pensò di riprendere la tradizione dell’Università dando vita all’attuale Accademia Nazionale dei Sartori. La storia della Chiesa, come lo era stata per l’Antica Università, diviene di nuovo parte della vita dei Sartori e della storia dell’Accademia.
Richiesta come sede religiosa dal Comitato Promotore dell’Accademia, la chiesa di S. Omobono venne definitivamente restituita ai sarti nel 1951, dopo aver corso il rischio di essere demolita, per fare spazio al Museo delle Corporazioni.
Nel 1948, dopo 373 anni dalla fondazione dell’Antica Università, non è più l’edificio di S. Omobono ad ospitare i Sartori. La prima nuova sede si trovava in piazza S. Silvestro. Nel 1960 la sede fu trasferita in via Due Macelli; nel 1967 in Largo dei Lombardi; nel 2013 in via Boncompagni, 93. La sede attuale dell’Accademia e della sua scuola di formazione sartoriale è in via Francesco Crispi 115, naturalmente a Roma.
Nel 1948, dopo 373 anni dalla fondazione dell’Antica Università, non è più l’edificio di S. Omobono ad ospitare i Sartori. La prima nuova sede si trovava in piazza S. Silvestro. Nel 1960 la sede fu trasferita in via Due Macelli; nel 1967 in Largo dei Lombardi; nel 2013 in via Boncompagni, 93. La sede attuale dell’Accademia e della sua scuola di formazione sartoriale è in via Francesco Crispi 115, naturalmente a Roma.
... gli occhi al futuro.
Oggi l’Accademia si pone come ponte tra un passato di tradizione e un futuro di innovazione.
Il mestiere del Maestro Sarto si è profondamente trasformato, diventando più complesso e dinamico.
L’Accademia vuole formare i Maestri del futuro, che avranno nella sartoria non solo un mestiere ma una professione, in cui abbinare doti manuali ad attitudini manageriali. Per far questo, l’Accademia ha creato una scuola di formazione, di anno in anno migliorata e al passo con le istanze del mercato, in modo da offrire ai giovani un futuro gratificante e di successo.
Inoltre, organizza eventi che valorizzano l’attività artigianale e la scuola sartoriale italiana, una delle più antiche e rinomate a livello mondiale.
Sono iscritte all’Accademia oltre 110 sartorie, da uomo e da donna, in rappresentanza dell’intera Penisola.
Molti dei nomi più importanti della scena internazionale della sartoria hanno deciso in questi anni di sposare l’obiettivo dell’Accademia (valorizzare e perpetuare l’arte sartoriale italiana nel mondo).
Ogni anno, sono sempre di più i giovani sarti che si associano all’Accademia, sinonimo di un crescente interesse verso questa attività artigianale.
La figura del sarto, infatti, si è imposta viepiù come una interessante e gratificante opportunità lavorativa, e l’Accademia aiuta i giovani maestri in fieri a migliorarsi e a imporsi.
Presidenti dell'Accademia dal 1948 ad oggi:
1948-1952GUIDO DEL ROSSO
1952-1976CIRO GIULIANO
1976-1991GREGORIO LUZZI
1991-1994VITO PANETTA
1994-1997LUIGI GALLO
1997-2000MARIO NAPOLITANO
2000-2003SEBASTIANO DI RIENZO
2003-2010VITO PANETTA
2010-2013MARIO NAPOLITANO
2013-2016SEBASTIANO DI RIENZO
2016-2018ILARIO PISCIONERI
2018-2019MARIO NAPOLITANO
2019-oggiGAETANO ALOISIO